venerdì 17 ottobre 2008

Il governo (NON) incontra l'università e la ricerca



Nonostante le FALSE dichiarazioni del ministro burattino Gelmini, i fili della ricerca, dell'autonomia e dell'istruzione universitaria sono tirati allo spasimo.
Si spezzeranno, ma ai più non interesserà, e la nostra nazione perderà anche i pochi, pochissimi primati nel campo scientifico e della ricerca che c'erano rimasti.

Da: http://mercurio.wordpress.com/2008/10/17/studenti-in-vendita/#more-117

Oggi all’Università di Pisa gli studenti di fisica hanno fatto lezione in piazza. Una delle ultime, prima che l’attuale governo chiuda l’università pubblica e la ricerca in Italia.



Per chi venisse da marte e non sapesse cosa sta succedendo, si tratta di:

* una riduzione annuale fino al 2013 del Fondo di Finanziamento Ordinario di 467 milioni di euro (taglio del 6%);
* un taglio del 46% sulle spese di funzionamento;
* una riduzione del turnover al 20% per l’Università (cioè: su 5 docenti che vanno in pensione al più 1 nuovo ricercatore potrà essere assunto) nel periodo 2009-2013 (in termini finanziari -64 milioni di euro nel 2009, -190 milioni di euro nel 2010, - 316 milioni di euro nel 2011, - 417 milioni di euro nel 2012, -455 milioni di euro nel 2013);
* un taglio complessivo di quasi 4 miliardi di euro in 5 anni;
* l’istituzione di un percorso burocratico che permetta la trasformazione delle Università pubbliche in Istituti privati.

C’è un ottimo articolo sul Corriere della Sera che spiega a parole le cifre.

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